LA MAPPA
Mantenendo come “porto” principale le Vecchie Segherie Mastrototaro, il nostro intenso programma suggerisce una serie di rotte che, incrociando spazi aperti, alcune chiese cittadine e il Politeama Italia, indicano delle possibili connessioni, lasciando a ciascun viaggiatore la possibilità di ricomporre il proprio itinerario.
Luigi D’Elia è la prima tappa di una rotta dedicata ai teatri di confine e sviluppata da un dittico sui miti di Eracle e Medea del Teatro dei Borgia. Partendo dalla perdita di quel collante che rappresentano i miti, si sviluppa quindi il dialogo fra Maurizio Fiorino, giovane stella nel firmamento degli scrittori italiani e il suo conterraneo calabrese, l’antropologo Vito Teti: un focus destinato a riflettere sul verbo restare, in un tempo di pesanti migrazioni che vedono protagoniste giovani generazioni intere, alla ricerca di sponde più accoglienti.
SABATO 27 NOVEMBRE 2021
INTI
ore 21,00 _ Vecchie Segherie Mastrototaro
TEATRI DI CONFINE/teatro
NON ABBIATE PAURA
Marzo 1991. Nell’arco di tre giorni ventimila cittadini albanesi in fuga dal loro paese, affamati, in cerca di libertà e di una vita nuova sbarcano a Brindisi. Ad accoglierli una città povera, di ottantamila abitanti, schiacciata dalla disoccupazione e dall’illegalità e uno Stato assente e cinico. Racconto di un miracolo laico: di un incontro inimmaginabile. Una storia pugliese senza nessuna redenzione dall’alto. Senza l’intervento salvifico del potere centrale né di alcuna bandiera. Storia di un naufragio umano che poteva essere la scintilla di un’apocalisse. E non lo è stato. Una delle pagine di dignità e umanità che vale la pena ricordare, in questo mondo disinfettato e cattivo che siamo riusciti a tirarci addosso.
LUIGI D’ELIA attore
FRANCESCO NICCOLINI regia
CLAUDIO PRIMA organetto
LUIGI D’ELIA
Autore, attore, impegnato sul fronte ecologista, è stato “custode” artistico dell’oasi di Torre Guaceto e oggi conta nel suo repertorio una serie di racconti attenti a questo tema, ospiti dei principali cartelloni italiani. Da oltre dieci anni collabora con lo scrittore, drammaturgo Francesco Niccolini.
SABATO 4 DICEMBRE 2021
VITO TETI/MAURIZIO FIORINO
ore 19,00 _ Vecchie Segherie Mastrototaro
TEATRI DI CONFINE/FOCUS_Partenze e ritorni
IL SENSO DEL LUOGHI
Un giovane scopre la scrittura allontanandosi dalla propria terra e da quella prospettiva trova le parole della sua narrazione. Qui incontra un maestro, un antropologo che, per quanto figlio di migrazioni, è nel restare che ha trovato il senso del proprio racconto. Il confronto indaga una medesima questione da due prospettive diverse, tese entrambe a custodire il vigore di una radice senza farsi imprigionare. L’obiettivo non è quello di definire la scelta giusta, quanto piuttosto di confrontare due diversi percorsi educativi nell’accezione propria del termine: due vie per portare fuori il proprio disagio, cercando un modo praticabile per farne vita.
VITO TETI antropologo
MAURIZIO FIORINO scrittore
ingresso gratuito/prenotazione consigliata
MAURIZIO FIORINO
Maurizio Fiorino è nato a Crotone nel 1984. Dopo un’infanzia turbolenta in Calabria si è trasferito prima a Bologna poi a New York dove ha esposto in diverse gallerie e frequentato gli ambienti artistici per quasi un decennio. Adesso pubblica con la casa editrice e/o e scrive di cultura su diverse testate nazionali.
VITO TETI
Nato in Calabria dove è tornato, Vito Teti è professore ordinario di Antropologia Culturale presso il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Unical. Si è occupato di antropologia del viaggio e dell’emigrazione e dell’abbandono con particolare riferimento al Mezzogiorno d’Italia e al Mediterraneo.
TEATRO DEI BORGIA
ore 21,00 _ Vecchie Segherie Mastrototaro
TEATRI DI CONFINE/teatro
ERACLE, L’INVISIBILE
Liberamente ispirato al mito greco di Eracle, il forte per eccellenza, lo spettacolo narra di un uomo come tanti, buon padre di famiglia, marito felice, la cui vita inciampa in un evento imprevisto e si sgretola. Racconta, attraverso una vicenda piccola e intima, il confuso sentimento di paura e rabbia che pervade la nostra società e che in tanti casi deflagra in violenza. Frutto di un percorso di ricerca sul campo fra esodati, disoccupati, senza tetto, persone in situazioni di disagio, attraverso la riscrittura di Fabrizio Sinisi, il lavoro associa la vicenda dell’eroe classico a quella dell’espulso, per approfondire quanto può comportare una notizia falsa, una separazione, un pregiudizio.
CHRISTIAN DI DOMENICO attore
FABRIZIO SINISI parole
ELENA COTUGNO spazio scenico
GIAMPIERO BORGIA regia
CHRISTIAN DI DOMENICO
È il principale erede ed insegnante della metodologia d’arte drammatica alschitziana in Italia, Christian Di Domenico ha lavorato, tra gli altri, come attore di cinema con Giuseppe Bertolucci, Antonio Albanese e Giuseppe Battiston e nel teatro con Gabriele Vacis, Marco Baliani.
SABATO 11 DICEMBRE 2021
TEATRO DEI BORGIA
ore 19,00 e ore 21,00 _ Fermata del Mito
I DIRITTI IN GENERE/dialogo
RIFUGIATI
Un’esperienza da vivere e l’opportunità d’incrociare la storia di una donna semplice, bella, disarmata che, partita dal proprio paese con un sogno, ripercorre l’incubo che si è trovata a vivere. Del grande tema delle migrazioni, qui si mette a fuoco il fenomeno che riguarda quelle “sconosciute”, eppure così familiari, quasi elementi di un arredo urbano cui siamo assuefatti, che “lavorano” sulle nostre strade. Donne partite alla ricerca di una vita migliore che si sono ritrovate schiave nel racket della prostituzione. Il testo, cui sono approdati Fabrizio Sinisi ed Elena Cotugno, nel solco delle libere riscritture, rivela allo spettatore la “tragedia dello straniero” con la forza del mito greco.
ELENA COTUGNO attrice, scrittrice
FABRIZIO SINISI scrittore
GIAMPIERO BORGIA regia
ELENA COTUGNO
nasce a Ruvo di Puglia nel 1984. È attrice, autrice di teatro e co-direttrice, con Gianpiero Borgia, della compagnia TB, Teatro dei Borgia. Recentemente Elena Cotugno è stata premiata come “Miglior attrice emergente” per la sua straordinaria interpretazione di “Medea per strada”
LUCIDISCENA
ore 19,00 e ore 22 _ Castello di Bisceglie
TEATRI DI CONFINE/teatro
ROTTE
La facciata del Castello Svevo Angioino di Bisceglie diventa un fondo animato che accoglie viaggi reali e fantastici attraverso il Mediterraneo, percorrendo quelle rotte che nei secoli ne hanno fatto occasione di scambi, incontri, ma anche conflitti. Con la potente tecnologia di Lucidiscena, fornitore dei più importanti enti lirici italiani e il contributo immaginativo di Bruno Soriato, le mura si trasformano in un’enorme mappa attraversata da storie, miti invenzioni che hanno alimentato e continuano ad alimentare la nostra civiltà. Non uno spettacolo, ma un’istallazione in movimento che ciclicamente offre allo spettatore passante un’occasione di viaggio.
GIUSEPPE LOCONSOLE direzione tecnica
BRUNO SORIATO collaborazione artistica e organizzativa
ingresso gratuito